Secondo l’analista di KeyBanc Capital Markets, John Vinh, in un futuro prossimo Huawei sarà costretta ad equipaggiare i propri modelli di punta con processori Qualcomm.

Credits to: Qilai Shen, Bloomberg.

Come già trattato nei nostri precedenti articoli (link sotto), le nuove restrizioni economiche imposte dagli Stati Uniti, impedirebbero a Huawei di produrre i propri processori Hisilicon.

John Vinh sostiene che, di conseguenza, l’azienda cinese sarà costretta ad adottare le soluzioni di Qualcomm per i propri top gamma 2021:

Molte delle restrizioni imposte a Huawei sono mirate a limitare le minacce alla sicurezza nazionale, poste dalle infrastrutture di telecomunicazione, rete 5G e dalle applicazioni militari. Non crediamo invece che gli smartphone siano un pericolo. Un accordo tra Huawei e Qualcomm sarebbe coerente per gli interessi degli stati uniti, in quanto andrebbe a beneficio di un’azienda con sede negli USA.

In base a questa previsione, Vinh, ha aumentato la sua stima per le entrate dell’anno fiscale 2021, da $23.7 miliardi a $27,9 miliardi, e l’utile per azione da $4,85 a $6,64.

Vinh aggiunge che, anche se Huawei non riuscisse ad ottenere una licenza per l’esportazione negli Stati Uniti, ne trarrebbe comunque beneficio, in quanto l’adozione di processori qualcomm farebbe aumentare le quote di mercato nel resto del mondo, seguendo l’esempio di altri brand cinesi come Xiaomi, Oppo e Vivo.


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