Dopo che Apple ha rilasciato la versione 13.5 di iOS e iPadOS introducendo gli strumenti per le exposure notification (notifiche di esposizione) e dopo che anche Google ha rilasciato tali strumenti per il proprio sistema operativo Android, ecco che iniziano ad arrivare date più precise sul rilascio di Immuni, l’app scelta dal governo italiano per il tracciamento dei contatti.

Immuni arriva in 10-15 giorni. Immagino che per la prima decade di giugno. È un tracing importantissimo che quando sarà attivo darà importanti diffusioni su tracciamento e diffusione della malattia.

Pierpaolo Sileri, Viceministro della Salute, in una intervista a Radio 24.

Dopo una prima fase in cui l’intero progetto è stato sommerso di critiche, il team di sviluppo aveva deciso di cambiare, uniformandosi al modello di Apple+Google: non è un caso che l’accelerata verso il rilascio sia stata consecutiva al rilascio degli strumenti ad hoc da parte dei due colossi americani.

Su GitHub è possibile trovare quattro macro sezioni dedicate all’app Immuni (qui il link):

  • Immuni-app-ios: contiene il codice sorgente dell’app per iOS
  • Immuni-app-android: contiene il codice sorgente dell’app per Android
  • Immuni-ci-scheduler: contiene il codice sorgente per il sistema di scheduling dell’app
  • Immuni-documentation: contiene la documentazione dell’app (in lingua inglese)
  • Immuni: contiene gli screenshot dell’applicazione

Il codice sorgente è stato rilasciato sotto licenza AGPL-3.0.

In questo momento non sono ancora attivi i servizi di backend (ovvero quelli gestiti dal server di Sogei) e il relativo codice non è stato ancora reso disponibile pubblicamente.

Gli screenshot presi di seguito potrebbero differire dal prodotto finale.

Infine, riportiamo le parole di Antonello Soro, Garante per la Privacy, sull’app Immuni.

In queste ore sta per arrivare al Garante per la privacy la documentazione relativa alla valutazione di impatto sulla privacy sulla quale dovremo esprimerci. Allo stato attuale, la norma trasmessa dal governo al Parlamento risponde alle richieste che avevamo fatto, in merito alla scelta volontaria.

Non è prevista, inoltre, la geolocalizzazione, che è un altro elemento che avevamo sconsigliato anche perché meno efficace. Una serie di interlocuzioni avvenute in queste settimane dovrebbero essere servite a rimuovere i dubbi e dovrebbero consentirci di consigliare agli italiani di scaricare l’app. Lo decideremo comunque nei prossimi giorni.

Antonello Soro, Garante per la Privacy.

In ultimo, vi lasciamo il link alla pagina relativa alle FAQ (domande più frequenti) sull’app Immuni presente sul sito del MID (Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione)

Vi terremo aggiornati sull’uscita dell’app Immuni, fondamentale nella fase nevralgica della Fase 2 (iniziata lo scorso 4 Maggio).


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