Era ovvio che ci sarebbero stati sviluppi imminenti sulla faccenda che vi avevamo raccontato ieri circa il prolungamento del Ban nei confronti di Huawei da parte del presidente USA, Donald Trump.

Stando a un rapporto di Reuters, nella giornata di Venerdì, l’amministrazione Trump ha deciso di bloccare le spedizioni di semiconduttori a Huawei da parte dei produttori mondiali di chip, accrescendo di molto le tensioni con la Cina.
Il dipartimento del commercio degli Stati Uniti ha dichiarato che si tratta di una regola di esportazione per “colpire strategicamente l’acquisizione di semiconduttori, che sono il prodotto diretto di tecnologie statunitensi, da parte di Huawei”.
La reazione della Cina non si è fatta aspettare
In un rapporto rilasciato dal China Global Times, sarebbe già pronto un “elenco di entità inaffidabili” contenente numerose aziende statunitensi, come parte delle contromisure in risposta ai limiti imposti a Huawei.
Queste contromisure includono anche l’avvio di indagini e restrizioni verso alcune società statunitensi, come Apple, Cisco Systems, Qualcomm, nonché l’acquisto di velivoli dalla Boeing.

Secondo il dipartimento del commercio statunitense le nuove regole “interrompono gli sforzi di Huawei di aggirare i vecchi controlli sulle esportazioni statunitensi”.
Un duro colpo per Huawei ma non solo…
Si tratta dunque di un duro colpo per Huawei nonché per TSMC, un importante produttore di chip che rifornisce di componentistica sia Huawei (con i suoi chip HiSilicon) che le concorrenti Apple e Qualcomm.
TSMC, nella giornata di Giovedì, ha annunciato la costruzione di una fabbrica di chip da 12 miliardi di dollari in Arizona.
TSMC ha anche dichiarato che sta “collaborando con consulenti esterni per condurre analisi legali, volte a garantire un’interpretazione corretta di queste regole. Prevediamo di concludere la valutazione prima dell’entrata in vigore. La catena degli approvvigionamenti è estremamente complessa ed è servita da un’ ampia raccolta di fornitori internazionali”.

Huawei, che ha un estremo bisogno di semiconduttori per la produzione dei suoi dispositivi, è al centro della battaglia per il dominio tecnologico tra Stati Uniti e Cina.
Il governo cinese non si limiterà a stare a guardare Huawei mentre viene messa alla gogna!
Eric Xu, presidente di Huawei, in una dichiarazione dello scorso 31 marzo.
Gli Stati Uniti stanno invitando anche il resto del mondo a boicottare i dispositivi Huawei per le infrastrutture 5G, in quanto potrebbero essere sfruttate dalla Cina per ottenere dei dati sensibili. Huawei però nega la possibilità del furto di dati.
Il dipartimento del commercio ha affermato che, nonostante Huawei fosse stata inserita in una lista nera già nel 2019, ha continuato ad utilizzare software e tecnologie statunitensi per la progettazione dei semiconduttori.
In base alle nuove regole, le società che utilizzano tecnologie statunitensi per la produzione di chip, dovranno ottenere una licenza prima di fornire il materiale a Huawei o a società ad essa affiliate come HiSilicon.
C’è stata una scappatoia altamente tecnica, attraverso la quale Huawei è stata in grado di utilizzare tecnologia statunitense, acquistandola da produttori stranieri. La modifica serve per correggere quella scappatoia.
Wilbur Ross, Segretario del Commercio in una dichiarazione a Fox News
Nel frattempo, però, è stata estesa una licenza commerciale che permetterà ad alcune società di reti statunitensi di fare affari con Huawei fino al prossimo 13 Agosto.
Vi informeremo in caso di ulteriori sviluppi.
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