Purtroppo la Pandemia che ha cambiato le vite di molti e fermato molti lavoratori sta, come previsto, rallentando notevolmente gli sviluppi e i piani di molte aziende che sono rimaste al lavoro.
In particolare parliamo dell’implementazione del 5G, e delle dichiarazioni da parte delle aziende che erano pronte alla diffusione di questa tecnologia durante il 2020.

Gestori telefonici, fornitori di rete e analisti hanno tranquillamente confermato questi ritardi, dopo la pubblicazione delle entrate trimestrali delle aziende del settore.
Huawei a Marzo, prima della pubblicazione dei dati sulle entrate, dichiarava che l’arrivo del 5G in Europa sarebbe stato ritardato.
Samsung comunica che “gli investimenti nelle reti 5G saranno ridotti o ritardati a livello nazionale e internazionale a causa di ulteriori effetti di COVID-19”.
Ericsson e Nokia fanno eco, tramite le seguenti dichiarazioni da parte dei loro rappresntanti:
Il COVID-19 e le azioni intraprese dai governi per rallentare la diffusione stanno rendendo più difficile la fornitura e la fornitura dei nostri servizi a causa di blocchi e restrizioni di viaggio in molti paesi.
Börje Ekholm, CEO di Ericsson

(Per il 5G) potrebbero esserci dei ritardi in Europa.
Rajeev Suri, CEO di Nokia
Notate bene: si parla di Europa, e abbiamo visto pure come la popolazione sia in realtà “intimorita” (passatemi il termine) dall’arrivo del 5G.
Vi invito ad informarvi sia sull’aspetto tecnico del 5G sia sulle motivazioni che spaventano molte persone, non mi esprimerò ulteriormente.
Infatti, in Cina e altre regioni del mondo, la situazione sembra essere diversa: la pandemia è gestita in modo diverso e l’impatto economico sta avendo riscontri diversi. Queste sono le dichiarazioni che ce lo fanno intendere:
Vediamo un certo numero di paesi che stanno effettivamente accelerando gli investimenti nella capacità di 5G e 4G in risposta alla pandemia.
Börje Ekholm, CEO di Ericsson

Il presidente di Qualcomm ha ammesso che (parafrasando): “ci sono stati ritardi minori nelle distribuzioni di 5G in alcune regioni, ma negli Stati Uniti, alcuni corrieri sono in realtà in anticipo sulla pianificazione della costruzione, sfruttando probabilmente il minore traffico”.
In sostanza
Abbiamo visto come aziende, analisti e CEO vari sono d’accordo sui rallentamenti in alcune regioni in relazione alla situazione socio-economica che quest’ultima caratterizza il luogo.
Ma diciamocelo chiaramente, era chiaro a molti che non ci avrebbero fornito questa rete come pianificato. Sono contento che abbiano fatto il massimo per evitare rallentamenti, ma la situazione è più grande di loro.
Ricordatevi sempre che, oltre a mantenere un circolo economico in grado di non far morire il settore della comunicazione, queste aziende stanno mantenendo in piedi e migliorando la nostra esperienza di comunicazione personale e lavorativa.

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Fonte: The Verge
