In questo periodo di lockdown, gli strumenti per tenersi in contatto con i propri amici e parenti sono quanto mai fondamentali.
Soprattutto se questi sono affidabili.
Oggi parliamo di Telegram, un servizio di messaggistica che, se vogliamo, può essere visto come principale antagonista di WhatsApp.

Telegram ha da pochi raggiunto quota 400 milioni di utenti mensili, dato abbastanza importante se confrontato ai 300 milioni registrati un anno fa.
Ogni giorno, almeno 1.5 milioni di nuovi utenti si iscrivono a Telegram, chi per trovare un’alternativa a WhatsApp in caso di malfunzionamenti, chi per sfruttare le caratteristiche peculiarie di Telegram: cartelle per organizzare le chat, i messaggi salvati (una sorta di archivio cloud personale) e il supporto per i computer sono solo alcuni dei punti di forza.
Vorrei sottolineare altre due cose:
- Telegram lavora in Cloud, tutti i dati sono salvati sui loro server.
- A differenza di WhatsApp, lo stesso account Telegram può essere registrato e sfruttato da più dispositivi.
Telegram è l’applicazione social più scaricata in oltre 20 Paesi e si sta diffondendo molto velocemente.

Quando abbiamo lanciato Telegram 7 anni fa, abbiamo ipotizzato che le persone avrebbero sempre scelto libertà e qualità piuttosto che restrizioni e mediocrità. Man mano che il divario di popolarità tra Telegram e i suoi concorrenti più anziani si assottiglia, crediamo che questa ipotesi sia sempre più valida. Grazie per essere intelligenti e liberi!
Pavel Durov, fondatore di Telegram.
La situazione attuale ha evidenziato il bisogno di una piattaforma di videocomunicazione che rispettasse determinati criteri di sicurezza dei dati e privacy degli utenti.
Giusto ieri avevamo parlato delle novità di Facebook in tale ambito e qualche giorno fa avevamo riportato la notizia del prossimo aumento del numero di partecipanti ad una videochiamata di gruppo su WhatsApp.
Finora Telegram non offre, all’interno del proprio servizio, la possibilità di effettuare videochiamate. Sembra, però, che qualcosa stia cambiando.
Le videochiamate nel 2020 hanno lo stesso problemi dei messaggi nel 2013. Ci sono app che sono o sicure o utilizzabili, ma non entrambe le cose. Ci piacerebbe risolvere il problema, quindi ci concentreremo nel portarvi videochiamate di gruppo sicure nel 2020.
Quando saranno pronte, sarete i primi a saperlo, promesso. Quindi smettete di chiederlo.
Pavel Durov, fondatore di Telegram.
Vedremo tra quanto (e se effettivamente) il team di sviluppo di Telegram porterà a compimento questa “impresa”.
Vi terremo aggiornati a riguardo.
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