Google, in un recente aggiornamento della propria tastiera Gboard, ha modificato la barra spaziatrice inserendo il proprio brand in bella vista.
Inutile dire i vari indignati non si sono risparmiati a riguardo, commentando negativamente la mossa di Big G, sempre tramite i soliti social.
Qui sopra potete vedere la piccola e tanto discussa novità della tastiera più utilizzata del panorama Android, almeno tra i più consapevoli in materia di smartphone.
Si può chiaramente notare il logo sulla barra spaziatrice. Questo, però, non compare se si utilizzano più lingue di scrittura.
Un’altra piccola novità è rappresentata dalla rimozione del tasto di ricerca rapida che è stato sostituito con una freccia per nascondere i tasti funzione della tastiera.
Io utilizzo doppia tastiera Italiano/Inglese, quindi non mi ero accorto dell’aggiornamento: questo mi fa capire quanto effettivamente utilizzassi la ricerca rapida sulla tastiera (ovvero quasi mai).
Google non fa le cose a caso
Google, come ben sappiamo, chiede a tutti i suoi clienti di accettare gli accordi di licenza, i quali riguardano la condivisione di dati da parte delle applicazioni installate.
Quindi ogni tanto il telefono invia un resoconto periodico delle azioni svolte, dati che parliamoci chiaro sono ad esempio il numero di click o interazioni al giorno di una determinata funzione.
Dal mio telefono avranno notato che il tasto “impostazione” in alto viene spesso aperto da me tante volte quante torno indietro a scrivere, e il 99% delle volte dovevo usare la lettera in prossimità del tasto impostazioni.
Solo da dati simili ai miei, sommato ad uno scarsissimo se non quasi nullo utilizzo del tasto ricerca, hanno secondo me pensato bene di inserire un tasto che nasconde le funzioni in alto permettendoti di non sbagliare nello scrivere.
Notare però che il tasto di trascrizione vocale rimane sempre in vista, forse è l’unico tasto funzione effettivamente utilizzato, e quando utilizzato non per errore (che tra l’altro va attivato/rimosso dalle impostazioni).
A me personalmente piace e non vedo tanta presa di posizione quanto un territorio marcato, visto che Google mi offre sempre un servizio ottimo, sempre aggiornato, senza mai chiedermi un euro.
Quindi, io sono contento del cambiamento e citando me stesso “la scritta Google me la tatuerei in fronte”. Potete, però, tranquillamente notare che c’è chi non approva.

Mi sembra giusto che Google ricordi agli utenti che il servizio utilizzato non è proprietario del telefono acquistato ma di Google, tipo “oh mica è Samsung che fa sto gioiellino di tastiera!”
Comprendo completamente chi non condivide questo pensiero, ma a me piace il loro atteggiamento.







