Nella giornata di ieri, Google, prima del previsto e un po’ a sorpresa, ha rilasciato ufficialmente la Developer Preview di Android 11, la versione del software del robottino verde che uscirà in versione definitiva solo nel terzo trimestre del 2020.

Questa è la prima volta in cui la Developer Preview viene rilasciata nel mese di Febbraio (solitamente era designata la seconda settimana di Marzo). Lo scopo di Google è offrire agli sviluppatori un lasso di tempo maggiore per fornire eventuali feedback e adattare al meglio le proprie applicazioni alle nuove funzionalità della piattaforma.
Le novità
Già in questo primo assaggio di Android 11 abbiamo molte succulente novità che sono suddivisibili in 4 gruppi.
Innovazione utile
Senza alcuna sorpresa si parte col 5G che Google inquadra come un modo per gli sviluppatori di estendere le esperienze ottenibili su reti Wi-Fi anche in mobilità. Le API esistenti sono state aggiornate per permettere alle applicazioni di capire a quale tipo di connessione abbiano accesso.
Un altro paletto introdotto da Google è il supporto ai nuovi tipi di display (pieghevoli, curvi, forati, ecc.) con un’API che consente agli sviluppatori di sfruttare lo schermo nella sua interezza, bordi inclusi.
Un’ulteriore novità riguarda la Dark Mode, introdotta in Android 10: nella DP1 di Android 11 è possibile abilitarla e disabilitarla in base ad altri parametri. Questa possibilità sarà presente tra le opzioni di default e potremo decidere se attivare la Dark Mode al tramonto o in orari da noi impostati.
Per migliorare la messaggistica, poi, c’è una nuova sezione dedicata per le conversazioni nell’area delle notifiche. Con l’API Bubbles, sarà possibile interagire in maniera diversa con le notifiche di chat e appliazioni di messaggistica.
Privacy e Sicurezza
La possibilità di limitare l’uso della localizzazione a “mentre l’app è in uso” è scelta dalla metà degli utenti). Per questo motivo, per localizzazione, microfono e videocamera, sarà possibile scegliere anche un’autorizzazione singola (only this time nella foto sottostante).


Lo Scoped Storage, altra novità che entrerà in vigore quest’anno, è la possibilità di concedere alle applicazioni l’accesso a un numero limitato di cartelle e non all’intera memoria.
Android 11 migliora anche dal punto di vista di gestione e supporto dei controlli biometrici.
Aggiornamenti e Compatibilità
Con Android 11 si sta espandendo Project Mainline (visibile agli utenti come Google Play System Update) con 12 nuovi moduli che possono essere aggiornati in maniera svincolata dalle versioni del sistema operativo.
Affinamenti e Qualità
Vi sono vari miglioramenti allo stack di connettività, ai codec per i video a bassa latenza e per sensori di immagine.
I punti salienti di quest’ultimo includono: le immagini animate HEIF che sono drasticamente più piccole delle GIF, un’API per silenziare le vibrazioni durante l’acquisizione di immagini e le modalità bokeh.
Dispositivi compatibili
La DP1 di Android 11 è disponibile per i Pixel 2, Pixel 2 XL, Pixel 3, Pixel 3 XL, Pixel 3a, Pixel 3a XL, Pixel 4, Pixel 4 XL e per l’emulatore Android.
I Google Pixel di prima generazione non riceveranno Android 11. I Google Pixel 5, dei quali circolano i primi rumors e leaks, dovrebbero uscire in concomitanza con la nuova versione del software nel terzo trimestre 2020.
Di seguito vi rilasciamo i link al download della DP1 di Android 11.
- Pixel 4 XL: Factory Image – OTA
- Pixel 4: Factory Image – OTA
- Pixel 3a XL: Factory Image – OTA
- Pixel 3a: Factory Image – OTA
- Pixel 3 XL: Factory Image – OTA
- Pixel 3: Factory Image – OTA
- Pixel 2 XL: Factory Image – OTA
- Pixel 2: Factory Image – OTA
La carne al fuoco è parecchia già in questa prima Developer Preview. Vedremo quali saranno i riscontri degli utenti e cosa si inventerà Google in questi mesi che mancano alla release ufficiale di Android 11.

Fonte: 9to5Google
