La “guerra” tra assistenti vocali, ad oggi, impazza: stando agli ultimi risultati, la linea di prodotti Amazon Echo domina il mercato.

Tutto questo è anche possibile grazie al prezzo a cui vengono venduti tali dispositivi: dal Black Friday a oggi, i prodotti sono praticamente stati in offerta ogni giorno.

Tra uno sconto e un bundle, anch’io mi sono lasciato ingolosire: oltre al mio fido Amazon Echo Input, adesso ho ben due Amazon Echo Dot di terza generazione.

In questo articolo voglio semplicemente raccontare la mia esperienza su tutto quello che ho provato in prima persona negli ultimi mesi, su quello che costituisce la parte “smart” di casa mia.

Andiamo in ordine

Come già detto, ho iniziato il mio percorso di avvicinamento al mondo della domotica spicciola acquistando l’Amazon Echo Input per controllare le luci smart della Philips Hue che ho messo in soggiorno.

All’inizio del percorso ero in possesso del Philips Hue Bridge (versione 2.0) e di due lampade Philips Hue White (versione 2018).

Andando avanti col tempo ho ricevuto in regalo una presa smart della D-Link (con la quale adesso controllo lo stereo che sfrutto come output audio per l’Echo Input).

Nel periodo del Black Friday 2019 ho acquistato altri dispositivi compatibili con il mondo Philips Hue, un’altra presa smart e altri dispositivi Amazon Echo per coprire tutte le zone nevralgiche della casa.

Nel seguito, vi racconterò un po’ il mio set-up attuale e vi dirò un po’ quali altri dispositivi (più o meno inutili) punto ad acquistare per completare l’ecosistema.

Luci

Per quanto concerne le luci, mi sono affidato in toto alla soluzione Philips Hue. Dal momento che il bridge supporta fino a 32 lampade, al momento me ne basta uno.

Oltre alle due lampade Philips Hue White (versione 2018) in mio possesso, ho acquistato altre due lampade Philips Hue White (versione 2019) e una Philips Hue Single Filament Bulb. Sono tutte con attacco E27, regolabili in intensità ma non come temperatura o colore.

Esistono comunque delle lampade non Philips compatibili con il Bridge Hue (dal momento che può essere visto come un qualsiasi hub zigbee): per questo motivo, ho acquistato una lampada con attacco E27 Osram Smart+ LED (molto simile alle Philips Hue White 2018) e due lampade con attacco E14 Innr Smart Candle.

Tutte le luci, oltre ad essere controllabili tramite l’applicazione Philips Hue (disponibile sia per Android che per iOS) possono essere controllate tramite assistenti vocali (nel mio caso Alexa dal momento che posseggo dei dispositivi Amazon Echo) o tramite degli interruttori della linea Philips Hue.

Proprio per quest’ultima soluzione, ho preso un Philips Hue Dimmer Switch e due Philips Hue Smart Button: entrambi i dispositivi consentono di comandare le lampade tramite regolazione dell’intensità luminosa o tramite degli scenari (cinque) preimpostati tramite l’applicazione.

Li ritengo molto utili in presenza di tanta gente (quando magari Alexa ha difficoltà a sentirci) o nelle ore notturne per potere intervenire al volo sulle luci, magari quando non abbiamo lo smartphone a portata di mano, senza dovere richiamare per forza l’assistente vocale.

Prese Smart

Al momento ho soltanto due prese smart: oltre alla D-Link Smart Plug di cui avevo parlato qualche mese fa, ho acquistato una multipresa doppia della Reafoo.

Sicuramente le multiprese non possono rendere totalmente smart un dispositivo. Posso, però, dirvi che grazie alle routine impostabili tramite Alexa diventano qualcosa di molto utile.

Prossimi acquisti

La scimmia per gli acquisti non mi è mai mancata. Ho già stilato una lunga lista di articoli che comprerei per arricchire l’ecosistema: si tratta di cose più o meno inutili che andrebbero (forse) a semplificare la vita quotidiana.

Per fare qualche esempio, nella mia wishlist ci sono dispositivi come il termostato intelligente Netatmo, l’Amazon Echo Wall Clock (si, lo so, è totalmente inutile), la Amazon Fire TV Stick (per completare l’ecosistema avendo anche la possibilità di richiedere ad Alexa di riprodurre contenuti video), altri dispositivi della linea Philips Hue e altre prese smart per sostituire temporizzatori o multiprese vecchie.


Mi rendo conto che esistono soluzioni più economiche o che esistono soluzioni più da nerd o da smanettoni. Avevo, però, bisogno di qualcosa pronto all’uso “out of the box” e in questo, i dispositivi che ho scelto mi hanno davvero soddisfatto.

Una cosa è certa: la mia voglia di arricchire l’ecosistema non si placa.

E voi? Che dispositivi smart usate? Fatecelo sapere nei commenti!