“Hanno ucciso l’uomo ragno, chi sia stato non si sa …”, così recita la celebre canzone degli 883.
Chi sia stato ad uccidere Google+, però, si sa benissimo.
A uccidere Google+ sono stati i numeri (impietosi), i problemi di sicurezza ed è stata Google stessa.
Andiamo con ordine.
Google+ cosa?

Per chi non lo sapesse, citando da Wikipedia, “Google+ era una rete sociale gratuita creata da Google Inc. nel 2011.”
Quindi era banalmente un social network con cui Google voleva fronteggiare l’avanzata di Facebook.
Il social includeva importanti novità rispetto agli altri social del tempo: ad esempio era possibile avviare delle sessioni audio-visive con altri utenti (gli hangouts). I contatti erano organizzati in cerchie e ognuno poteva limitare la diffusione dei propri dati personali alle varie cerchie.
“Ascesa”
Alla fine del 2011, dopo manco 6 mesi dal lancio ufficiale del social, gli utenti iscritti erano oltre 62 milioni.
Il 6 Dicembre 2012 Google annuncia il superamento di quota 500 milioni di iscritti, dei quali 135 effettivamente attivi.
Alla fine del 2013 il social di Google conta praticamente gli stessi iscritti di Facebook.
Durante gli anni, si amplia sempre più la forbice tra utenti iscritti e community: nel 2016 gli utenti iscritti sono 3 miliardi con appena 3 milioni di community create.
Declino
“Il 90% delle sessioni utente di Google+ è di durata inferiore ai cinque secondi”
Dichiarazione di Google nell’Ottobre del 2018
Nell’Ottobre del 2018, oltre ad una disarmante dichiarazione sullo scarso utilizzo del social da parte di Google, è uscita la notizia che, qualche mese prima, era stato scoperto un problema riguardante il sistema di custodia dei dati che avrebbe messo a rischio la segretezza dei dati di 500 mila utenti.
Della risoluzione di questo problema, seppur risolto nello stesso mese, non era stata data immediata comunicazione
In seguito a queste due grane, Google aveva previsto la dismissione del servizio per l’Agosto del 2019.
I guai però non erano finiti: il 10 Dicembre 2018 Google ha comunicato di aver anticipato la chiusura del social network all’Aprile 2019, in seguito a un’ulteriore vulnerabilità delle API scoperta nel mese di Novembre (sono stati “infettati” 52,5 milioni di utenti).
Il 2 Aprile 2019, la piattaforma è stata chiusa definitivamente al pubblico: oggi il social network è disponibile esclusivamente per i clienti G Suite.
Google Plus è morto

Nei suoi sette anni di esistenza, Google+ ha subito molte modifiche per migliorare le sua funzionalità e cercare di distinguersi nel campo dei social network rivolgendosi, però, ad una nicchia ristretta di utenti.
Sfortunatamente, la versione consumer di Google+ non ha mai preso veramente piede: il suo uso e il suo impegno sono rimasti deboli.
Si tratta invece, ancora oggi, di uno strumento di comunicazione per le aziende che consente il potenziamento della SEO (Search Engine Optimization) nell’universo di Google.
E voi sentite la mancanza di Google+?
Credits: Wikipedia, Adnetis
