Dopo oltre un mese di incertezze, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha affermato che le aziende statunitensi possono tornare a vendere merci a Huawei.
Il fondatore e amministratore delegato di Huawei, Ren Zhengfei, ha recentemente dichiarato che il divieto sarebbe costato all’azienda tecnologica cinese (il terzo più grande venditore di smartphone al mondo) circa 30 miliardi di dollari di entrate, perse nei prossimi due anni.
Ora, tuttavia, l’amministrazione Trump ha fornito una tregua, almeno sulla base dei commenti del Presidente, a seguito di un incontro con il premier cinese Xi Jinping al summit del G20 questo fine settimana.
“Le aziende statunitensi possono vendere le loro apparecchiature a Huawei. Stiamo parlando di apparecchiature in cui non esiste un grosso problema di sicurezza nazionale.”
Donald Trump, Presidente degli Stati Uniti.
Nulla, però, sarà come prima
Nonostante le buone notizie, ogni fiducia reciproca è stata infranta e le cose non dovrebbero comunque tornare più ad essere le stesse.
Huawei ha preso provvedimenti per proteggere la propria dipendenza dall’America, compreso lo sviluppo del proprio sistema operativo in sostituzione di Android e dei propri chip di backup, e ci si può aspettare che questi progetti rimarranno in cantiere per garantire che Huawei non si ritrovi nuovamente in un posizione simile in futuro.
Naturalmente, separare la catena di approvvigionamento dai partner statunitensi non è un compito facile, sia in termini di software che di componenti. Resta da vedere se Huawei riuscirà a mantenere il suo attuale livello di business, che include 59 milioni di smartphone nell’ultimo trimestre e ricavi totali di 107,4 miliardi di dollari nel 2018, con componenti e software non statunitensi, ma questo episodio ricorda che deve avere un solida politica di contingenza nel caso in cui diventi nuovamente un pezzo di scacchi politico in futuro.
Oltre ad aiutare Huawei, la mossa di Trump aiuterà Google e altri partner dell’azienda cinese che hanno investito tempo e risorse significative nello sviluppo di una relazione con Huawei per potenziare le proprie attività.
In effetti, Trump ha ammesso che le società statunitensi vendono “una quantità enorme” di prodotti a Huawei. Alcuni “non erano esattamente contenti di non poter vendere” alla sicietà cinese e sembra che questo abbia contribuito a dare una marcia in più alla soluzione.
Ovviamente, nonostante i nuovi punti di svolta, la questione USA–Huawei non è ancora completamente risolta.
Vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi.
Fonte: TechCrunch
