Per tutti gli amanti dei dispositivi full screen, è arrivata la soluzione che permetterà ai produttori di dire addio a notch, slider e pop-up.

Oppo ha scelto la cornice del MWC di Shangai, in corso in questi giorni, per presentare ufficialmente una soluzione mostrata qualche settimana fa tramite un tweet su Twitter: si tratta della prima selfie camera posta sotto al display, nota con la tecnologia di USC (Under-Screen Camera), che arriverà su uno smartphone che verrà commercializzato nel prossimo futuro.

Negli ultimi due anni, la corsa a incrementare il rapporto scocca-display ha subito una notevole accelerata ma il problema più grosso da dovere fronteggiare, per i produttori, è stato trovare il posto per tutti i componenti essenziali. Il punto di arrivo dove tutti volevano arrivare era proprio inserire questi componenti sotto il display.

Dopo essere riusciti a inserire il lettore d’impronte digitali sotto al display, le fotocamere sotto al display sembrano essere prossime alla realizzazione.

Oppo, dopo essere stato tra i primi produttori a implementare soluzioni con notch, slider e camere pop-up, è il primo produttore a mostrare ufficialmente la soluzione chiamata USC, dando anche qualche dettaglio sul funzionamento.

Oppo dice che il display utilizza un materiale “trasparente” che funziona con una struttura di pixel ridisegnata in modo che la luce possa entrare nella fotocamera. Si parla di un sensore più grande di altre fotocamere selfie, con lente più ampia. L’area dello schermo riservata alla fotocamera funziona ancora con il controllo tattile e in Oppo sostengono che la qualità del display non sarà compromessa.

Oppo riconosce comunque che mettere uno schermo davanti alla camera ridurrà per forza la qualità dell’immagine fotografica, con problemi significativi come foschia, abbagliamento e dominante di colore che devono essere superati. L’azienda dice che ha sviluppato algoritmi sintonizzati sull’hardware per risolvere questi problemi e afferma che la qualità è “alla pari con i dispositivi mainstream”.

Solo col tempo, e magari provandola, potremo dare un giudizio sulla maturità di tale tecnologia.


Che il 2020 possa essere, dunque, l’anno di svolta per gli smartphone full screen, almeno nel settore premium? Staremo a vedere.

Fonte: The Verge