Dopo circa una settimana di utilizzo, andiamo a vedere come si è comportato questo Redmi Note 7 e quello che penso su di lui.

Contenuto della confezione
Nella confezione, oltre al telefono, troviamo un caricatore 10W (5V, 2A), un cavo Type-A to Type-C, una cover in silicone trasparente abbastanza anonima, la spilletta per rimuovere il carrellino delle sim (il telefono supporta infatti fino a due nano-sim o una nano-sim e una microSD) e una guida rapida.
Estetica, materiali ed ergonomia
Nonostante le dimensioni generose (159.2 x 75.2 x 8.1 mm) e i 182 g di peso, si tiene bene in mano.
Lo smartphone è realizzato in plastica e vetro di buona fattura e non risulta troppo cheap.
Lato porte troviamo una USB Type-C, il foro Jack 3.5mm per le cuffie, una porta IR per usarlo come telecomando, il doppio microfono e l’altoparlante che, nonostante la mancanza dell’audio stereo, suona bene.
I tasti invece sono anch’essi in plastica ma abbastanza clicky.
Nella parte posteriore troviamo il lettore d’impronte digitali che è nella media: né troppo veloce, né troppo lento e ci prende 9 volte su 10.
Software
Il software a bordo è la tipica MIUI 10 in versione globale, che, contestualizzata su un dispositivo budget come questo, ha molto senso visto che lo fa diventare un battery phone e offre tantissime funzionalità.
Il rovescio della medaglia, invece, sono le notifiche, vero tallone d’achille del software, che non sempre arrivano e le app in background che vengono chiuse un po’ troppo rapidamente.
Display
Qui troviamo un 6.3″ LCD IPS FullHD+ che si comporta bene in quasi tutte le condizioni, anche se il sensore di luminosità è tarato per andare sempre un po’ troppo verso il basso.
Nonostante il notch sia piccolo la MIUI non ci fa comunque vedere le icone delle notifiche.
Velocità generale
Lo Snapdragon 660 offre buone prestazioni e la velocità in generale non è affatto male, anche se ho notato dei rallentamenti ad esempio con Nova Launcher (ma penso che sia un problema di compatibilità), e le app recenti non sempre sono reattive. Le anteprime ogni tanto sono buggate.
Connettività, Ricezione, Audio in chiamata
Lato connettività manca l’NFC che per me è una grossa mancanza dal momento che lo uso spesso. Per il resto è abbastanza completo: il Wi-Fi prende bene ed è presente anche la banda a 5Ghz.
Per quanto riguarda la ricezione non ho trovato difetti o perdita di segnale, ed è presente anche la banda 20.
Il dialer è il classico della MIUI con il registratore chiamate integrato ma soffre la mancanza della scansione delle chiamate spam.
L’audio in chiamata è buono sia in capsula che in vivavoce, con un’ottima pressione sonora anche se la qualità generale è migliorabile.
Autonomia
La batteria, secondo me, è il più grande pregio di questo smartphone: con i suoi 4000 mAh permette di coprire tranquillamente 2 giorni pieni di utilizzo medio/alto, o 1 giorno con un utilizzo molto intenso (sono arrivato a sfruttare il display per circa 8h).



Comparto multimediale
Audio
L’audio mono si comporta bene e ha una buona pressione sonora, nonostante sia abbastanza lontano da quello offerto dai top gamma.
Foto
Sul retro troviamo due sensori: il principale è da 48 Mp e il secondario è da 5 Mp per l’effetto bokeh. Le foto di giorno sono passabili, nella media. Le foto in notturna sono inguardabili.
La selfie camera è una 13 Mp che tira fuori scatti appena sufficienti di giorno. In notturna lasciamo perdere.
Video
I video possono essere registrati massimo a 1080p 60 fps ed è presente anche l’HDR.
Prezzi
La versione in mio possesso è la 4/64 GB (quella più a fuoco a parer mio) che su Amazon si trova sui 180€.
Se invece si volesse risparmiare qualcosa, esiste la versione 3/32 GB che sui siti d’importazione si trova intorno ai 150€.
Considerazioni
Xiaomi con questo Redmi Note 7 ha fatto un’ottimo lavoro.
Si vedono ovviamente le rinunce (ad esempio il frame è in plastica) ma nonostante ciò, per il prezzo a cui si trova, è lui il best buy della prima metà di questo 2019.



























