Aggiornamento del 29 Mag 2019 alle 10:12
Si legge dalle pagine di TechRadar il seguente comunicato:
“Abbiamo ricevuto conferma da Huawei che vi è stata della confusione internamente e che la data di lancio del nuovo sistema operativo che sostituisce Android, nome in codice HongMeng, non sarà a Giugno di quest’anno. Il marchio ha confermato che delle dichiarazioni precedenti di Richard Yu, nelle quali dichiarava che il sistema operativo potrebbe essere pronto per la Cina alla fine del 2019 e a livello internazionale nel 2020, sarebbero ancora verosimimli.”
Articolo Originale
Il nuovo sistema operativo proprietario di Huawei dal nome in codice Hongmeng OS sarà distribuito a partire dal prossimo mese, secondo quanto dichiarato da un dirigente della divisione Huawei Medio Oriente a TechRadar Middle East.

Alaa Elshimy, Direttore Manager e Vice Presidente di Huawei Enterprise Business Group, ha dichiarato che il sistema operativo proprietario era già pronto da Gennaio 2018 ma per via della forte relazione con Google non è stato mai rilaciato:
“Huawei sapeva che questo prima o poi sarebbe successo. Il nostro sistema operativo era già pronto a Gennaio 2018 ed era il nostro piano b. Non abbiamo voluto rilasciare l’OS per non rovinare i nostri rapporti con Google. Verrà rilasciato il mese prossimo”
Ark OS
Quando il divieto entrerà ufficialmente in vigore verso la fine di Agosto, Huawei sarà dunque già pronta con il suo OS, che potrebbe chiamarsi Ark OS al momento del lancio.
Ark OS dovrebbe essere compatibile con tutti i dispositivi Huawei, tra cui smartphone, tablet, computer, tv, automobili connesse, smartwatch e altro.
Stando a quanto dichiarato da Elshimy, le normali app per Android saranno compatibili con il nuovo OS, e gli utenti potranno scaricarle direttamente dalla Huawei AppGallery.
Rimane però un dubbio se tutte le app ad ora disponibili sul Play Store di Google saranno disponibili anche sullo store Huawei: questo potrebbe determinare la riuscita o il fallimento di questo sistema operativo proprietario, come è stato qualche anno fa per Windows Phone o Blackberry OS.
Lato produttivo
Secondo Elshimy le sanzioni statunitensi non dovrebbero in alcun modo influenzare né il sistema operativo proprietario né la produzione di chipset in quanto autosufficienti. Sarebbe pronto anche un processore basato su architettura ARM per sostituire i chip della Intel su pc e server.
“Disponiamo di tutti i chipset ad eccezione di quelli Intel per pc e server: ogni singolo dispositivo sul mercato utilizza chipset Qualcomm e noi siamo gli unici ad utilizzare chip proprietari. Per questo possiamo andare alla velocità che vogliamo”.
Queste sembrano dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano, dal momento che i chipset proprietari Huawei sono comunque basati su architetture ARM, di cui hanno perso il diritto alle licenze.
Per quanto riguarda la situazione Wi-Fi e Bluetooth, Elshimy ha affermato che il Wi-Fi è uno standard internazionale e che Huawei potrà comunque utilizzare tali standard anche non facendo più parte della Wi-Fi Alliance.
“Secono me, l’unica a perderci sarà la Wi-Fi Alliance se continueranno a tenerci fuori. Dal punto di vista del settore è uno standard ed è giusto che tu soddisfi un determinato standard, ma non è necessario che tu faccia parte dell’alleanza; questo vale per il Wi-Fi, per il Bluetooth e per le SD. Tenere Huawei al di fuori di queste alleanze serve solo ad esercitare pressioni sulla nostra azienda e fa parte della guerra commerciale”.
Staremo a vedere se quanto dichiarato da Alaa Elshimy corrisponderà o meno a verità. Ci vorranno dagli uno ai tre mesi per avere un quadro generale più chiaro. E tutti quanti, come sempre, resteranno alla finestra a monitorare i prossimi passi di Huawei.
Fonte: TechRadar
