Abituato ad una OnePlus che si muove principalmente online e non avendo mai visto nessuno store ufficiale, non sapevo cosa aspettarmi da questo store temporaneo di OnePlus a Roma. Visto e considerato che sto valutando il OnePlus 7 Pro come futuro telefono non potevo non andarci.
Prima di parlare di quella che è stata la mia esperienza là, volevo fare una piccola introduzione sul mio rapporto con questo brand.
Il mio rapporto con OnePlus
Essendo da sempre un appassionato di tecnologia e avendo come hobby anche il modding, nell’ormai lontano 2014, girando per vari siti inerenti al mondo del modding (principalmente XDA) vidi vari articoli parlare di un telefono che era a tutti gli effetti un top di gamma ma veniva venduto a 299€: parlo di OnePlus One.
La cosa che più mi aveva incuriosito, oltre al fatto all’esistenza di una collaborazione con il team della CyogenMod (che per chi non lo sapesse era una custom Rom molto leggera e scattante che ormai è morta, resuscitatando sotto il nome di LineageOS), fu la tipologia di vendita di questo prodotto tramite i famosi inviti che potevano arrivare in 2 modi: o conoscevi qualcuno che lo aveva acquistato e gli veniva data la possibilità di mandare un invito, o ti iscrivevi al loro forum e aspettavi che arrivasse per mail il loro invito. Tale invito arrivo pure a me ma purtroppo non ho avuto le possibilità di usarlo: sinceramente rimpiango ciò.

Sono riuscito a compensare due anni dopo comprando il OnePlus 3 che acquistai a settembre inoltrato ma, vista la grande richiesta, mi arrivò circa un mese dopo.
Non feci in tempo a usarlo per un paio di settimane che già annunciarono il 3T e rimasi un pochino interdetto dal momento che per la prima volta OnePlus faceva un refresh dopo soli 6 mesi dalla commercializzazione.
Nonostante ciò la mia esperienza con quel dispositivo non è stata affatto male, pur considerando che provenissi da un Samsung Galaxy S6 Edge+.
L’unico vero problema di OnePlus 3 era la batteria.

A Novembre del 2017, a causa dei problemi di batteria che avevo, decisi di vendere il OnePlus 3 per poi comprarmi il OnePlus 5T (avevo imparato la lezione e aspettai il lancio della versione T) e devo dire di essermi trovato benissimo fin da subito, complice lo sblocco facciale fulmineo e un display molto immersivo per l’epoca, per non parlare delle gesture, le uniche nel panorama Android che riuscivano ad avvicinarsi a quelle di iPhone X.
Era un telefono a mio avviso onesto dato che per 560€ (presi la versione 8/128 GB) offriva un’esperienza di utilizzo giornaliera veramente appagante, scendendo però ovviamente a compromessi su certi ambiti come il design (che era scopiazzato da iPhone 7 Plus) e lo schermo (non troppo in armonia con la scocca).
Tutto ciò mi andava bene perché sapevo quello che dovessi aspettarmi e capivo la filosofia OnePlus. I punti di forza invece erano la batteria (che non mi ha mai abbandonato), la possibilità di moddarlo e le prestazioni ottime.
Ho deciso di venderlo quando finalmente sono riuscito ad avere la disponibilità economica per comprarmi un effettivo top di gamma, nel Settembre del 2018, cambiandolo con un Sasmung Galaxy Note 9. Sono sempre stato un fan della serie Galaxy Note di Samsung ma non posso dire lo stesso delle rom sviluppate da Samsung, un po’ troppo cariche per i miei gusti.
La mia esperienza
Torniamo però a quella che è stata la mia esperienza a Roma, Sabato 18 Maggio 2019.
Partiamo da Perugia alle 9 con il diluvio universale (che non è proprio il massimo, considerando che sicuramente avremmo dovuto fare la fila) e arriviamo a Roma che sorprendentemente smette di piovere.
Ci incamminiamo verso il pop-up store e non appena arriviamo in fila addirittura esce il sole (non poteva andarci meglio a parte l’afa che sopraggiunge dopo pochi minuti).

Mentre facevamo la fila sono anche riuscito a fare due chiacchiere con un responsabile OnePlus competente e gentilissimo; mentre aspettiamo ci regalano una maglietta a testa e ci forniscono pure una bottiglietta d’acqua, entrambe le cose con il logo OnePlus.
Dopo circa 40 minuti di fila riusciamo ad entrare e, finalmente, riesco a mettere le mani sul nuovo flagship killer della casa cinese.
Il mio primo pensiero è stato “ma quanto è bella la nuova colorazione Nebula Blue?!”. Da lì comincio subito a smanettarci: una vera goduria questo display Fluid AMOLED che, paragonato a quello del mio Note 9, è meno saturo e soprattutto più grande. Faccio un rapido confronto tra 60 e 90Hz rendendomi conto che la differenza non è esagerata ma si nota subito, specie per chi, come me, ha un occhio allenato sui dettagli.

Tolgo al volo la cover dal mio Galaxy Note 9 ed effettuo un confronto dimensionale tra i due: devo dire che c’è veramente poca differenza; l’altezza è pressoché identica con il Note che è poco più largo e presenta una curvatura meno accentuata rispetto al 7 Pro.
Non c’è che dire: a questo giro in OnePlus hanno rifinito veramente bene il proprio top di gamma, al punto che non sfigura affatto accanto al top di gamma del 2018 di casa Samsung. Mi è piaciuta particolarmente la finitura satinata del retro che trovo meno “accentuata” rispetto a quella proposta lo scorso Novembre sul 6T: il che, a mio avviso, restituisce una sensazione più appagante.

Torniamo allo smanettamento. Un’altra delle cose che vado subito a provare è il feedback aptico che, finalmente, non sfigura affatto se paragonato a quello che trovo sul mio iPhone X (feature che cerco da tanto su un telefono Android): è preciso, piacevole e netto.
Passo poi alla pop-up camera che faccio scorrere un po’ di volte su e giù: la trovo un’ottima soluzione per chi come me fa pochi selfie e preferisce meno bordi possibili.
Girando ancora un po’ per il pop-up store trovo, anche se solo in una teca, il 7 Pro in colorazione Almond: è una colorazione anch’essa molto carina ma forse preferisco la versione Nebula Blue.

Conclusioni
Ringrazio OnePlus che finalmente ha creato un’evento in centro Italia e spero che lo facciano ancora in futuro.
Trovo OnePlus 7 Pro molto piacevole da usare e bello esteticamente, una bellezza che fino al 6T era sempre contestuale ma a un prezzo molto inferiore rispetto ai competitor.
Adesso OnePlus sa che non può più fare leva su tale differenza e deve rifinire molto più i suoi prodotti, seppur continuino a costare sempre un po’ meno rispetto agli altri flagship.
Infine OnePlus 7 Pro è cresciuto e non ha più istinti omicidi, ma vuole competere su tutti i fronti con gli altri flagship.



